Un anno per far rientrare i capitali

Ma resta il termine del 15 dicembre per i pagamenti

ROMA – Aperto lo scudo e pagata la sanzione, potrebbe esserci fino a un anno di tempo per il rimpatrio o la regolarizzazione con lo scudo fiscale dei capitali detenuti illecitamente all’estero.

Se c’è la disponibilità a concedere tempi assai più lunghi di quelli preventivati per la regolarizzazione amministrativa delle pratiche, il governo appare però inflessibile sulla scadenza del 15 dicembre per la presentazione delle dichiarazioni e il pagamento della sanzione del 5%, che di fatto apre l’ombrello giuridico dello scudo.

«La scadenza di dicembre è considerata dai contribuenti un po’ ballerina, anche se il governo ha sempre escluso di posticipare la data per le domande e i pagamenti» dice Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei commercialisti.

Ma è proprio per far fronte a questi problemi, acuiti anche dagli ostacoli che le banche di molti paesi stanno opponendo ai clienti italiani per cercare di limitare i danni, che l’Agenzia ha scelto la linea della massima flessibilità sui tempi di perfezionamento delle pratiche.

Fonte:
http://www.corriere.it/economia/09_novembre_29/anno-capitali-scudo-fiscale-sensini_186cf404-dcc0-11de-8223-00144f02aabc.shtml